L'accordo tra la fabbrica di cateteri Sarmed di Villacidro e Igm ( proprietaria dei locali dati in affitto) inaspettato quanto sofferto, ha fatto trarre un sospiro di sollievo agli 80 dipendenti che temevano di perdere il lavoro a dicembre.

Dopo la stretta di mano dei vertici aziendali Giovanni Muscas e Luciano Fecondini sono arrivati gli applausi,le lacrime e gli abbracci dei dipendenti. , ha detto la sindaca Marta Cabriolu.

Un plauso arriva dalla Regione:" Dopo il lavoro svolto in questi mesi dall'Assessorato insieme alle parti sociali, accogliamo con favore la chiusura dell'accordo tra sindacati e azienda per il mantenimento produttivo e la salvaguardia dell'occupazione alla Sarmed di Villacidro", commenta l'assessore all'Industria Maria Grazia Piras. Per i sindacati :"E' un risultato importante ottenuto al termine di un anno di trattative, concertazioni e discussioni avviate dai lavoratori, sindacati e istituzioni, che non può essere declassato né sottovalutato.

Con il mantenimento dello stabilimento di Villacidro non solo viene garantito il livello occupazionale ma anche quello professionale.

Le organizzazioni sindacali vigileranno affinché vengano rispettati gli accordi sottoscritti e nessun posto di lavoro venga cancellato" concludono Emanuele Madeddu della Filctem Cgil, Marco Nappi per Femca Cisl e Salvatore Sini Uiltec Uil.

Ottimista Rossella Pinna, consigliere regionale Pd: “Le lavoratrici e i lavoratori della Sarmed possono guardare il futuro con maggiore fiducia. Siamo in attesa che la Giunta regionale, completi l'iter previsto per il riconoscimento del Medio Campidano come area di crisi industriale complessa, richiesta con la Legge finanziaria lo scorso mese di marzo. Insieme ai colleghi del territorio in Consiglio regionale, ho sostenuto con forza il riconoscimento dell'area di crisi industriale e crisi industriale complessa del territorio del Medio Campidano, unitamente a quello di Oristano, territori con il triste primato di essere annoverati tra le province più povere d’Italia, con tasso di disoccupazione altissimo, elevato indice di invecchiamento, costante spopolamento”.
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