Gara ciclistica spostata a causa dei troppi dossi sulle strade. Succede a Serramanna, dove il trofeo di ciclismo Sant'Isidoro organizzato dalla GialetoCiclismo, previsto in un primo momento sulle strade cittadine, trasloca fuori: nella circonvallazione ad ovest di Serramanna.

Tutto a causa della presenza, sulle strade che dovevano essere attraversate dai ciclisti, delle strisce pedonali rialzate installate negli ultimi mesi dall'amministrazione comunale e giudicate "incompatibili con la gara" dal presidente del settore ciclismo della Gialeto Franco Puztolu.

"Abbiamo dovuto dislocare il circuito di gara dalle strade urbane alla circonvallazione", conferma Franco Putzolu.

Sulla presenza delle strisce pedonali rialzate, installate "per dissuadere gli automobilisti, ridurre la velocità e garantire la sicurezza dell’utenza debole della strada: pedoni, donne e anziani", si sono abbattute molte critiche.

"Sono troppi - taglia corto Alberto Pilloni, ex consigliere delegato alla Viabilità (oggi in minoranza) - e alla fine diventano più un pericolo che una sicurezza".

Pilloni, ciclista della Pool Bike (l’altra società di Serramanna), ha fatto i conti: "Nel circuito originario del trofeo, 3 chilometri in strade urbane, sono presenti ben 13 dossi: in tutto, calcolando il percorso da ripetere 20 volte, avrebbe significato il superamento di 260 dossi: troppi, e troppo alto il rischio cadute".

"Una scelta saggia": così giudicano in Municipio il trasloco del percorso di gara alla circonvallazione (nel tratto compreso tra via Rinascita e la rotatoria di Via San Leonardo), "i dissuasori sono stati sistemati per evitare che le strade cittadine diventassero una pista, ma non possono esserlo nemmeno per una gara di ciclismo".
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