Il fuoco, appiccato intenzionalmente, alimentato dal vento fortissimo di maestrale si è fatto strada fra gli alberi di olivo e frutta, lasciando una scia di cenere. Così, domenica pomeriggio, Mariano Pinna e la moglie Maria Cristina Murgia, coppia di serramannesi dediti all'agricoltura, hanno perso l'azienda agricola nella zona di Funtana Pubblica, terra di orti e giardini, inghiottita dalle fiamme.

"E' bastata mezz'ora di fuoco per distruggere il lavoro di 30 anni, quanto abbiamo impiegato io e mia moglie, con l'aiuto dei miei figli, a realizzare quella che per noi era diventato il nostro paradiso", sospira Mariano Pinna, 62 anni, contadino dopo una vita da muratore.

Domenica pomeriggio il fuoco, partito dalla cosiddetta Bia de Is Paras, la strada che collega Serramanna alla statale 196, ha impiegato poco per raggiungere sulla spinta del maestrale l'azienda-oasi di Mariano Pinna. Ancora meno per divorare l'uliveto, il frutteto con alberi di agrumi, ciliegi, nespoli, prugne, il frangivento di eucalipti e la piccola casa costruita dalle mani esperte dell'ex muratore.
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