Nel Consiglio comunale di Serramanna, la maggioranza porta a casa il bilancio consuntivo, ma in aula è bagarre, e fra maggioranza e minoranza sono volati gli stracci.

"È il mio ultimo Consiglio in questo mandato elettorale, mi mancherà l’impegno ma sicuramente non il mancato rispetto per l’Istituzione dimostrato in più di un’occasione e in modalità differenti da tutti", così Elena Fadda, capogruppo di maggioranza e relatrice sul rendiconto finanziario 2016 (in forza della delega speciale del sindaco è stata il vero assessore al Bilancio), ha salutato i colleghi.

Fadda, che non si candida in nessuna delle due liste in corsa per il voto di domenica, si avvia a lasciare anche il Pd per andare verso il movimento partito degli scissionisti.

La sua uscita dal Consiglio è suonata come una bacchettata ai colleghi consiglieri di entrambe le sponde.

L’addio, amaro, di Elena Fadda è stato preceduto dal dibattito - accesissimo - sul bilancio consuntivo. "Non risultano debiti fuori bilancio, il patto di stabilità è rispettato e abbiamo un avanzo di amministrazione di 1.964mila euro di cui 1.600mila vincolati", ha detto la relatrice.

"Diverse interrogazioni sono ancora senza risposta: lo ritengo offensivo", ha detto Sandro Pillitu.

"La conferenza dei capigruppo non è mai stata convocata", ha aggiunto Andrea Cocco. "Avete aumentato le tasse", ha incalzato Michele Etzi.

L’eredità della legislatura è negativa anche secondo Marco Maccioni che accusa: "In molti rioni di Serramanna l’acqua non arriva e la gente spende migliaia di euro l’anno di elettricità per le autoclave: in cinque anni non avete fatto nulla per questo problema".

Alle accuse ha replicato lo stesso primo cittadino uscente. "Abbiamo investito qualche centinaia di migliaia di euro in tubazioni che dureranno 60 anni: per l’acqua abbiamo fatto più noi in cinque anni che le amministrazioni del passato, fa male sentirlo dire ma è così".

Murgia ha risposto piccato anche sulle tasse: "Abbiamo ridotto del 30 per cento la Tari, del 10 le tariffe idriche e creato fasce di esenzione Irpef".
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