Serramanna: è frattura nel Partito democratico in vista delle Comunali
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All’interno del direttivo Pd di Serramanna, secondo alcuni esponenti del partito, non ci sarebbe democrazia e per questo troncano con la segreteria e si schierano con Michele Melis, l’avversario di Sergio Murgia: candidato che, garantisce invece il segretario cittadino Pd Gigi Piano, "ha l’appoggio del partito, impegnato a sostenere Murgia e la lista Uniti per Serramanna".
Il botta e risposta tra i dissidenti Antonella Intilla, Gianni Soddu e Carlo Pahler (tessera Pd in tasca e un posto nel direttivo, ma schierati nella lista Progetto Serramanna di Michele Melis) e il partito ufficiale guidato da Gigi Piano infiamma la vigilia del voto.
"Nel Pd non c’è nessuna frattura: siamo impegnati, tutti insieme, a sostegno del candidato sindaco Sergio Murgia", dice il segretario cittadino Pd.
La posizione di Antonella Intilla, Gianni Soddu e Carlo Pahler, i dem che puntano sul rivale di Sergio Murgia, sembra però dire il contrario. "Ci siamo riconosciuti fin da subito nel Progetto Serramanna presentato dal nostro concittadino Michele Melis", dicono i tre che nella diaspora Pd in salsa serramannese sono accompagnati da Sandro Marongiu, sindaco per due legislature prima dell’avvento di Sergio Murgia.
"Negli ultimi quattro anni - spiega Marongiu - non c’è mai stato il coinvolgimento del direttivo per nessuna discussione politica inerente l’amministrazione del paese. Da ultimo è stata tenuta nascosta tutta la fase della selezione delle candidature e la stessa lista dei candidati non è stata presentata né agli iscritti e tanto meno ai membri del direttivo".
Gigi Piano risponde per le rime: "Abbiamo fatto diverse assemblee degli iscritti dove sono stati convocati tutti i 140 tesserati e nelle ultime si è deciso all’unanimità prima la ricandidatura del sindaco uscente e a seguire le modalità per la scelta delle candidature. A queste assemblee hanno partecipato oltre 90 tesserati Pd, se poi questi signori non partecipano trovo singolare che mi accusino di scarsa democrazia", chiude Piano.