Da qualche settimana la notte di Serramanna è segnata da ripetuti boati. Petardi o, come ipotizza qualcuno, addirittura bombe carta. Il mistero si infittisce sempre di più, da quando tra la fine di ottobre e i primi di novembre è cominciata la sequela delle esplosioni notturne.

C'è chi aveva pensato a botti "esplosi in occasione della notte di Hallowen", e chi qualche giorno dopo a improbabili mortaretti "sparati per la festa del patrono San Leonardo". A cosa siano dovuti i boati, e soprattutto chi siano gli autori, nessuno per ora può dirlo con certezza.

La Polizia Locale starebbe lavorando al caso. Le immagini delle telecamere del sistema di videosorveglianza potrebbero aiutare a dare un volto ai dinamitardi, ma in mancanza di indizi precisi (segnalazioni di esplosioni arrivano un po' da tutti i quartieri di Serramanna) è come brancolare nel buio. Indiziati principali sarebbero "gruppi di ragazzi annoiati in cerca di divertimento".

Il caso assume dimensioni preoccupanti. Le esplosioni, fortissime, da far tremare i vetri delle case sono state filmate, e pubblicate sui social. Le voci di sottofondo fanno da colonna sonora al fumo denso che si alza dopo il fragore dei fortissimi botti.

Dalla zona di Serramanna al di là della ferrovia, nei pressi del tunnel ferroviario ancora chiuso, a Campu Sa Lua, dall'altra parte del paese: i boati si amplificano, e si replicano senza uno schema apparente. E l'allarme fra i serramanesi sempre più agitati per gli atti che sembrano non avere fine cresce sempre di più.

Ignazio Pillosu
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