"I lavoratori in agitazione sono 5 o 6, su 42 maestranze dell'appalto Cisa, e sono gli iscritti al sindacato Usb, che non risulta firmatario del Contratto nazionale Assoambiente", così parla Giuseppe Amalfitano, il rappresentante legale della Team 3R, la società che gestisce il servizio di igiene urbana in cinque Comuni aderenti al Cisa di Serramanna.

Sulla ditta piemontese, qualche giorno fa, erano piovute le accuse di Federico Angius, della Usb, che a margine di un sit in davanti al Municipio di Serramanna aveva parlato "di stipendi pagati in ritardo, tfr non accantonato, fondo complementare di previdenza e buoni pasto mai versati".

"La società non ha mai pagato gli stipendi in ritardo: la data di corresponsione degli emolumenti è prevista al 15 di ogni mese, ma è fisiologico che vi siano 1 o 2 giorni di ritardo", replica Amalfitano che specifica come "l'organizzazione Usb non abbia mai partecipato ad alcuna trattativa con la Team 3R e mai c'e stata possibilità di dialogo con il rappresentante Angius".

Per il procuratore della Team 3R anche le accuse sugli automezzi ("non revisionati e con le gomme lisce", secondo la Usb) "sono solo illazioni per gettare fango sulla società".

Amalfitano evoca "gli anni del ’68: a cui riportano le azioni di lotta e proclamazioni di sciopero della Usb, che hanno creato un clima di astio tra lavoratori e società".

"I lavoratori colpiti da provvedimenti disciplinari per avere aderito allo sciopero non sono della Usb", ribatte Federico Angius che esibisce un verbale di settembre del 2016 di un incontro tra le parti, in Prefettura a Cagliari, dove la ditta Team 3R, tra l’altro, "si diceva cosciente dei disagi che i ritardi nei pagamenti arrecano al personale e si dichiara a sanare la situazione entro 3 mesi".
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