Sardara, pioggia di piombo contro una coppia sull’auto in corsa: arrestato, indagata la moglie incinta
Trentanovenne in manette: sulla Provinciale 62 ha esploso alcune fucilate contro marito e moglie, suoi vicini, che viaggiavano su una Multipla. Alla guida del veicolo c’era la compagnaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
L'auto che si affianca all’improvviso, dal posto del passeggero vengono esplosi alcuni colpi di fucile, il veicolo bersagliato finisce fuori strada. Poi la fuga. E l’arrivo dei carabinieri.
Sono stati i militari della stazione di Sardara, insieme ai colleghi di San Gavino Monreale e dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Villacidro e del Nucleo Investigativo di Cagliari, a ricostruire quanto accaduto ieri mattina sulla Sp 62 nel tratto Sardara-San Gavino Monreale. Le indagini si sono concluse con un arresto per tentato omicidio: in manette è finito Mattia Onali, autotrasportatore di Sardara, 39 anni. Denunciata anche la moglie, casalinga di 34 anni: c’era lei, incinta, alla guida dell'auto dalla quale sono stati esplosi i colpi.
L'operazione dei carabinieri è partita dal grave episodio avvenuto nella mattinata di ieri: un allevatore sardarese di 68 anni ha chiamato il 112 pe raccontare che mentre si trovava a bordo della sua auto insieme alla moglie, sulla Sp 62, un veicolo grigio, un’Alfa 156 Sw, con due persone a bordo, ha fatto fuoco contro di loro. Lui e la moglie sono stati affiancati e sorpassati e, durante la manovra a velocità folle, il passeggero ha esploso più colpi d'arma da fuoco. Il finestrino posteriore sinistro è andato in frantumi, danneggiati anche parabrezza e tettuccio. L’allevatore ha sterzato finendo fuori strada, per evitare la pioggia di piombo.
L’auto degli assalitori ha proseguito la sua corsa.
I carabinieri, arrivati sul posto, hanno visto la Fiat Multipla delle vittime crivellata di colpi: gli occupanti erano solo lievemente feriti, raggiunti dalle schegge di vetro. Subito hanno puntato il dito contro il presunto responsabile: Onali, il loro vicino di casa.
Immediate le ricerche hanno permesso di individuare l'autore materiale dell'attacco. Il movente? Dalle dichiarazioni è emersa una “faida” familiare costellata di dispetti e antipatie che andavano avanti da anni, culminati, prima della sparatoria, con il danneggiamento di alcune balle di fieno: Onali riteneva responsabile il suo rivale.
L’alibi fornito dal trentanovenne non ha retto e alla fine, dopo aver ammesso le sue responsabilità, ha indicato ai carabinieri dove fosse stato nascosto il fucile, un sovrapposto a canne mozze calibro 12 della B. Rizzini mai registrato. Durante la perquisizione si è poi alzato il velo sul mistero del guidatore, che è stato ipotizzato fosse proprio la moglie 34enne dell’autotrasportatore.
Entrambi i veicoli coinvolti, insieme al fucile utilizzato nell'attacco e agli abiti indossati dall'arrestato, sono stati sequestrati per ulteriori indagini tecniche. L’arrestato è stato portato in cella a Uta.
(Unioneonline/E.Fr.)