Deve rispondere delle accuse di tentata estorsione, estorsione ed esercizio abusivo della professione Michele Garau, 49 anni originario di Serrenti ma residente a Oristano.

L'uomo, titolare della società CriRom consulting, per diverso tempo ha lavorato come agente di recupero credito ma non aveva alcuna autorizzazione per farlo.

I fatti risalgono al 2015: Garau, si spacciava come agente della società di recupero crediti e stipulava contratti con i creditori.

Poi, con la lettera di cessione del credito alla mano, si presentava alla porta dei debitori chiedendo indietro il denaro.

Cinque persone (così hanno accertato le indagini della squadra mobile di Oristano) erano state avvicinate da Garau che chiedeva sempre somme maggiori rispetto a quelle dovute.

A un imprenditore che aveva un debito di 17mila euro verso una società chiese 63 mila euro, poi scese a 30 infine a 23 proponendo diverse forme di rientro.

A una donna che aveva un debito complessivo di circa 300 euro con uno studio dentistico, chiese indietro settemila euro.

Qualcuno però si era insospettito ed erano partite le denunce; le indagini della polizia hanno accertato come alcune persone abbiano pagato le somme richieste.

Il processo è stato rinviato al 13 novembre.

Valeria Pinna

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Riceviamo e pubblichiamo:

"Il sig. Garau non è imputato per aver riscosso crediti non essendone autorizzato (circostanza peraltro attinente a fatti amministrativi, NON PENALI, oggetto di altro procedimento, che nulla ha a che fare con il procedimento penale cui si intende far riferimento nell’articolo in esame);

il sig. Garau non ha mai riscosso crediti per conto di terzi (non necessitando pertanto di alcuna autorizzazione), bensì acquistava tali crediti attraverso l’istituto, previsto e disciplinato dal codice civile all’art. 1260, della cessione del credito.

Inoltre, con riferimento ai capi di imputazione, è necessaria un’ulteriore precisazione. Di fatti, non corrisponde a realtà l’imputazione in capo al sig. Garau di “Abusivo esercizio della professione” ex art. 348 c.p. sulla base di quanto già dettagliatamente suesposto.

Erroneo, altresì, il riferimento al sig. Garau come 'titolare' della società CriRom, essendone piuttosto il legale rappresentante, risultando peraltro fuori luogo ed offensiva la locuzione '(…) si spacciava come agente (…)'.

Infine, con riferimento alla deposizione della sig.ra (...) – relativamente ad un debito complessivo di € 300,00 circa - riferiva di aver ricevuto in casa la visita del sig. Garau, il quale, avendola resa edotta della cessione del credito richiedeva se fosse possibile estinguere immediatamente il debito (ricalcolato sulla base di interessi e rivalutazione monetaria), e, dinnanzi alla risposta negativa della stessa, serenamente proponeva la possibilità di una rateizzazione dello stesso.

Pertanto, dalla stessa ricostruzione effettuata dalla sig.ra non si evince alcuna minaccia o violenza dal comportamento del sig. Garau, unici e soli elementi costitutivi del reato di estorsione di cui all’art. 629 c.p..

A conferma di quanto appena affermato, dinnanzi a domanda diretta del difensore del sig. Garau, l’avvocato Oggiano, la sig.ra ammette di non avere ancora provveduto al pagamento del debito".

Studio Legale Nuovi Avvocati

Avv. Nicola Andrea Oggiano
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