Sono ormai preparati al colpo di grazia, gli olivicoltori costretti a fare i conti con le conseguenze di un'estate rovente. A Villacidro, i numeri d'oro dell'anno di carica saranno un ricordo sbiadito, sostituito da una realtà ben più dura: il crollo del raccolto di oltre il 50 per cento, che avrà contraccolpi per buona parte delle 1.300 aziende del comparto.

La siccità e il caldo torrido nel momento dello sviluppo della pianta hanno influito sulla riduzione della produzione, ma ora la vera nemica è la mosca olearia. Osserva le olive cadute nel terreno, divorate dagli insetti, l'olivicoltore Miro Muscas: «Sono attacchi aggressivi, difficili da impedire. I danni sono cominciati già prima, con giornate roventi con forti escursioni termiche di notte. Sarà una stagione da dimenticare».
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