I cittadini si quotano, con 140 euro a testa, per realizzare la rete di videosorveglianza di quartiere. Succede a Serramanna, dove prende forma il patto Comune-cittadini per un sistema di videosorveglianza integrato.

Pubblico e privato, insomma, uniscono le forze per alzare il livello di sicurezza nelle strade e nelle case dei serramannesi.

"Gli zingari hanno provato più volte ad entrare in casa mia: le telecamere sistemate davanti alle nostre case dovrebbero funzionare da deterrente per i malintenzionati", dice Giuseppe Frau, uno dei residenti che si sono quotati per l'acquisto dei dispositivi, ceduti in comodato all'ente.

Via Mario Melis (la strada dell'esperimento di videosorveglianza a sistema pubblico-privato), con le sedici villette a schiera, è a prova di ladri.

La convenzione Comune-cittadini regolerà la gestione del sistema di videosorveglianza. Ci sono da respingere i malintenzionati, ma da rispettare le norme sulla privacy e sull'uso delle immagini.

Ignazio Pillosu
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