In tacchi a spillo e lingerie provocante, stesa su un letto, riflessa in uno specchio, con reggiseno e mutandina. Il castello di Sanluri, per un pomeriggio, si è trasformato in un set di foto sexy. A posare è Silvia Bandino, 39 anni, attrice e modella. Scatti inusuali per la fortezza medioevale, simbolo della cultura del Medio Campidano: le immagini, appena sono state pubblicate sui social, sono diventate virali. Fino a ieri pomeriggio, quando Bandino ha deciso di eliminarle per "amore del quieto del vivere". Ma anche a seguito delle polemiche: i proprietari diffidano fotografo e modella dal mostrare le immagini, il sindaco annuncia un'indagine per "fare chiarezza" sugli utilizzi impropri del monumento.

IN POSA - Le foto: una ventina di pose sexy nelle stanze storiche del maniero. La prima, nel cortile del castello, ritrae Bandino in abito medioevale. Quelle realizzate all'interno sono più osé. In alcune la donna indossa solo slip e reggiseno. In altre è più vestita: stesa sul letto, seduta sul divano, lungo le scale, davanti a uno specchio, affacciata sul pozzo. .

"Non ho niente da nascondere. Non ho fatto nulla di male. Tutto cristallino e alla luce del sole": inizia così il racconto di Silvia Bandino a proposito della polemica scoppiata sul caso. "Prima di entrare nel castello col fotografo - prosegue - ho chiesto l'autorizzazione. Mi è stata concessa senza battere ciglio. Non solo. Le immagini sono finite su Facebook e Instagram ma prima le ho inviate ai padroni di casa. Ho chiesto il permesso di renderle pubbliche. Mi è stato concesso. Non capisco le ragioni di una diffida a cose fatte".

Non ci sta a passare per persona scorretta: "Non è carino accusare altri per difendere se stessi". Il suo legale, Marco Basciu, aggiunge: "Stiamo cercando di risolvere la questione senza ricorrere alle vie legali ma se sarà necessario ci difenderemo".

IL COMUNE - Sul piede di guerra il sindaco, Alberto Urpi: "Non ho nulla - premette - contro le foto promozionali al castello. Detto ciò, chiarisco: non sono stato io a dare il lasciapassare ma c'è di più. Non siamo stati neppure informati. E non è la prima volta. Spesso si autorizzano eventi senza che la Giunta sia messa al corrente". Da qualche anno il castello di proprietà della famiglia Villasanta e ceduto in affitto al Comune, è gestito da una società esterna con fondi regionali. "A sostenere i costi - conclude Urpi - è il Comune: paghiamo un canone alla famiglia Villasanta. Darò incarico agli uffici perché facciano chiarezza sull'accaduto".

LA FAMIGLIA - Manuel Villasanta è su tutte le furie. "La signora Bandino - dice - è venuta con un fotografo per un servizio di immagini medioevali. Con l'approssimarsi di Sa Battalla, capita spesso, e accogliamo tutti. Non potevo immaginare che le foto avrebbero avuto un soggetto che non ha nulla in comune con la fortezza. Ho diffidato la signora dal pubblicarle e ho affidato al mio legale la tutela dell'immagine del castello".

Santina Ravì

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