Chef stellati e solidarietà: a Sanluri la cucina per i bambini della Tanzania
L’obiettivo è costruire un reparto maternità nel Paese dell’Africa orientalePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Quando il gusto incontra la solidarietà, nascono serate che possono lasciare il segno. E quella del 13 aprile al ristorante Arieddas di Sanluri sarà una cena tra sapori stellati con un obiettivo ben preciso: costruire un reparto maternità in Tanzania, dove ogni nascita è ancora una sfida di sopravvivenza.
A guidare l’iniziativa, per il quarto anno consecutivo, la famiglia Pilloni con il patron di Su’entu, Salvatore, da sempre anima e testa dell’evento. Dopo aver sostenuto orfani ucraini, vittime del terremoto in Siria e Turchia e la ricerca contro il colangiocarcinoma, quest’anno la beneficenza guarda all’Africa, sostenendo il progetto “Maternity – Mama Mzazi” dell’Ong Admiss, legato alla missione di Don Carlo Rotondo.
E per una causa così grande, serviva una squadra all’altezza. Ai fornelli si alterneranno sei nomi eccellenti della ristorazione italiana: Francesco Stara (Fradis Minoris, Pula), Cristina Bowerman (Glass Hostaria, Roma), Caterina Ceraudo (Dattilo, Strongoli), Pier Giorgio Parini (consulente Arieddas), il pastry chef Gianluca Fusto (Fusto Milano) e il giovane talento Vincenzo Sorvillo (Amano, Cagliari), fresco di ingresso nella Guida Michelin.
Durante la serata interverranno anche i rappresentanti di Admiss, presentati dal giornalista Enrico Gaviano. «Sono felice di riunire chef stellati per una giusta causa. Vengo da una famiglia umile, ma ciò che ci è stato trasmesso è il valore assoluto della generosità e dell’altruismo. Dobbiamo essere sempre pronti a dare un po’ della fortuna che abbiamo avuto a chi purtroppo ne ha avuto meno», afferma convinto Salvatore Pilloni.
(Unioneonline)