"La Marmilla si conferma sempre più terra di rapaci notturni". Lo ha detto Giovanni Pischedda, direttore del centro ambientale di Pau e responsabile del progetto "Otus", destinato proprio allo studio della presenza e dei comportamenti dei rapaci notturni in Sardegna.

Un'affermazione suffragata da due importanti novità delle ultime settimane. "Anche quest'anno il nostro centro ambientale di Pau ha sistemato le cassette sul Monte Arci per far nidificare gli assioli col progetto Otus. Durante un'escursione esplorativa abbiamo trovato quattro pulli, piccoli di assiolo, in una cassetta. Lo scorso anno gli assioli non avevano nidificato. Il Monte Arci si conferma sempre più habitat adatto per questi rapaci. Ma non solo il Monte Arci, tutta la Marmilla. Stiamo infatti monitorando una nidiata di quattro barbagianni in un'azienda agricola di Ussaramanna. Gli animali non hanno paura dell'uomo, con diverse persone che lavorano vicino al loro nido".

Il posizionamento delle cassette sul Monte Arci (foto L'Unione Sarda - Pintori)
Il posizionamento delle cassette sul Monte Arci (foto L'Unione Sarda - Pintori)
Il posizionamento delle cassette sul Monte Arci (foto L'Unione Sarda - Pintori)

Intanto c'è già una data per il primo campo scientifico in Sardegna dedicato ai rapaci notturni. "Si svolgerà i prossimi 24 e 25 agosto proprio a Pau, chiaramente nell'oasi del Monte Arci", ha chiuso Pischedda, "un appuntamento dedicato anche agli appassionati di rapaci, fotografi, ma anche gli amanti della natura. Ci sarà un laboratorio per illustrare le tecniche di censimento, poi un'escursione sul Monte Arci per mettere subito in pratica quanto appreso nelle lezioni teoriche".
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