La 131 percorsa a folle velocità, il lancio della droga dai finestrini e la disperata ricerca nei giorni successivi. È uno degli elementi che ha consentito di chiudere il cerchio nella maxi operazione dei carabinieri, che ha portato a 40 arresti tra Sardegna, Liguria, Emilia Romagna, Toscana e Abruzzo (QUI LA NOTIZIA)

L’auto che percorreva a tutta velocità la Carlo Felice, infatti, era già stata individuata dai militari come uno dei corrieri per lo stupefacente. Quando i carabinieri l’avevano sorpassata e fermata all’altezza di Sestu, però, non avevano trovato nulla. La macchina era stata smontata da cima a fondo, ma della droga non c’era traccia, nonostante le certezze dei militari. A questo punto rimaneva una sola possibilità: era stata lanciata da un finestrino

Trascorse poche ore, alle prime luci dell’alba, i carabinieri hanno così cercato a bordo strada, lungo il percorso compiuto dall’auto, tra prati e arbusti, “pescando” il pacco dell’hashish. Un’idea, quella delle forze dell’ordine, “imitata” da diversi gruppi di sassaresi poche ore dopo, e per tutta la settimana: una ricerca affannosa nel tentativo di recuperare il pacco lanciato.

Peccato che i militari avessero già prelevato la droga e, sospettando che i malviventi non sarebbero rimasti con le mani in mano, avevano già impostato una serie di punti di osservazione da cui hanno poi visto e fotografato i pusher cercare lo stupefacente tra le campagne come si trattasse di funghi. Un elemento decisivo ai fini dell’indagine, poi fornito alla Procura per arrivare alla svolta.

(Unioneonline/L.Ne.)

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