«Tra Arbatax e La Caletta ci saranno più o meno 700 gommoni, a questi dobbiamo aggiungere i barconi, che trasportano 200/300 persone ognuno, e in una normale giornata di luglio vogliono andare tutti, ma proprio tutti, nelle stesse tre spiagge, quelle a numero chiuso. Capite bene che ci dobbiamo mettere l’elmetto per gestire la situazione», dice Stefano Monni, sindaco di Baunei.

Altro caso eclatante è La Cinta, San Teodoro, quattro chilometri di arenile, nessuna limitazione e – racconta la prima cittadina Rita Deretta – «anche 10mila presenze in contemporanea, 400 utenti quotidiani nei bagni pubblici, e il servizio di raccolta dei rifiuti che deve organizzare cinque viaggi al giorno».

Numeri record

Estate 2022: un turismo da urlo. Mare e spiagge dell’Isola sono presi d’assalto e operatori e amministratori festeggiano per l’economia che va a gonfie vele, con numeri già oggi più alti delle stagioni pre-Covid e previsioni di un ulteriore boom ad agosto. Tutto molto bello, ma i problemi di un afflusso eccessivo di gente in luoghi fragili e delicati sono enormi.

«Facciamo tutto il possibile», sottolinea Monni, «con una delibera del consiglio comunale del 1 luglio abbiamo approvato il contingentamento delle nostre spiagge. A Cala Goloritzè, accessibile soltanto via terra dal sentiero del Golgo, 250 persone; a Ispuligidenie-Cala Mariolu 700; a Cala Biriala 300 e a Cala dei Gabbiani 300. Il numero chiuso è un sistema irreversibile e irrinunciabile per garantire la tutela ambientale dei siti e la salute pubblica dei bagnanti».

Le raccomandazioni

In attesa di un piano di gestione, in via di stesura, l’assessorato regionale all’Ambiente, Servizio tutela della natura e politiche forestali, ha evidenziato che «nel Golfo di Orosei, oltre a un carico antropico e di imbarcazioni non più sostenibile, si segnala l’utilizzo di impianti di diffusione di musica con emissioni sonore tali da arrecare un notevole disturbo alla fauna selvatica». 

I parcheggi

«Come ci difendiamo? Abbiamo contingentato i parcheggi delle spiagge: a Porto Sa Ruxi, a Porto Giunco, al Timi Ama, a Punta Molentis (qui auto e anche numero di persone) abbiamo fissato un limite per le macchine», spiega il sindaco di Villasimius Gianluca Dessì. «In mare, a parte il regolamento che riguarda l’Area marina protetta, non c’è un numero massimo di imbarcazioni consentito, dunque, come spesso accade, ne possono arrivare a migliaia. Solo il nostro porto in questo momento ne ha ottocento».

Le resistenze

A Muravera, il primo cittadino Salvatore Piu sta studiando il modo perché Costa Rei resti «la spiaggia più bella del mondo per sempre». Spiega: «Faremo i parcheggi a pagamento, poi metteremo due sbarre, una a nord e una sud, e stabiliremo un pedaggio. Tutto sarà operativo dalla stagione 2023. Per preservare Costa Rei dall’invasione ritengo sia necessario il numero chiuso. Ancora non c’è perché in troppi, albergatori e gestori di bar e ristoranti oppongono resistenza».

(Unioneonline)

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