Malattie croniche dell'intestinoI migliori esperti riuniti a Cagliari
Due giorni interamente dedicati alla cura delle malattie dell'intestino. Se ne parlerà a Cagliari, con i migliori esperti.Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Diagnosi e terapie, progressi fatti e strade ancora da percorrere. Due appuntamenti scanditi dalla professionalità e dall'esperienza dei maggiori esperti italiani di gastroenterologia, che si incontreranno a Cagliari, al T Hotel, per affrontare i temi legati alla cura e alla gestione delle malattie infiammatorie croniche intestinali (Mici), note anche come Malattia di Crohn e Rettocolite ulcerosa. Il convegno - presieduto da Francesco Cabras, primario della Struttura complessa di Gastroenterologia dell’Ospedale Brotzu di Cagliari, e curato dal responsabile scientifico Giammarco Mocci, specialista nello stesso ospedale - metterà al centro del dibattito le ultime novità nella diagnosi e nella terapia delle malattie infiammatorie croniche dell’intestino, dal ruolo dell’endoscopia e dei nuovi farmaci biologici alla prevenzione dei tumori.
Spazio anche al confronto sulla malattia diverticolare, sull’uso della videocapsula e sulle novità relative ai farmaci generici. Appuntamento oggi, dalle 14 alle 19,30 e venerdì dalle 8,40 alle 18,30.
I NUMERI – Guardando al numero delle esenzioni per patologia, attualmente a livello nazionale si contano oltre 150mila persone con una diagnosi certa di malattia infiammatoria cronica dell’intestino. Di queste, circa 2.300 vivono e sono curate in Sardegna. Si tratta di dati sicuramente sottostimati, perché si può essere affetti da una di queste malattie, ma risultare esenti per altre patologie, per età o per invalidità.
NON ESISTE CURA DEFINITIVA - Nonostante i progressi degli ultimi anni, restano sul campo una serie di questioni controverse su cui il convegno punterà i riflettori, come l’utilizzo precoce delle nuove terapie biologiche - che hanno rivoluzionato il trattamento di queste malattie - la loro sicurezza e infine il ruolo della chirurgia.