"Rendere giustizia, con la memoria e con la verità, a tutte le vittime della barbara ferocia delle foibe e dell'esodo giuliano-dalmata del secondo dopoguerra, per troppo tempo dimenticate nel tentativo di offuscarne il ricordo e sottrarre i colpevoli al giudizio della storia".

Sono le parole del presidente della Regione, Christian Solinas, nel "Giorno del ricordo" rivolgendo un pensiero alle migliaia di vittime delle foibe, comprese le famiglie sarde.

"Non vogliamo e non possiamo dimenticare la violenza subita da tanti italiani – commenta Solinas – e anche sardi, le cui tragiche vicende sono state nascoste, strappate dai libri di storia e negate a una narrazione autentica e libera da ideologie".

"Ricordare l'odio e la pulizia etnica perpetrate dal comunismo titino è un dovere - prosegue - Tra le vittime delle foibe ci furono almeno 140 sardi, militari, minatori del Sulcis giunti da Carbonia per lavorare duramente nelle miniere istriane, dipendenti pubblici. È alle loro famiglie che va il pensiero commosso di tutta la Giunta regionale, unito alla ferma condanna di ogni forma di totalitarismo".

"La ricorrenza odierna ci porta a ripercorrere quei fatti tragici nell'auspicio che la memoria del passato possa essere il primo strumento nelle nostre mani per veicolare la conoscenza, anche e soprattutto nelle giovani generazioni – la conclusione – contribuendo alla costruzione di una società libera e basata sui valori della tolleranza, del rispetto, della solidarietà, della fratellanza e della pace".

IN ITALIA – L'Italia del ricordo e degli esuli ha aperto le celebrazioni questa mattina alle 9.30 con la deposizione di corone alla Foiba n.149 di Monrupino; poi il trasferimento poco lontano, sempre sul Carso, a Basovizza, per la cerimonia di commemorazione al Sacrario della Foiba - Monumento Nazionale, dove, oltre alle autorità locali, sono stati accolti i rappresentanti del Comitato per i Martiri delle Foibe e delle Associazioni con schieramento di labari e medaglieri e gonfaloni. Quindi la resa degli onori ai Martiri delle Foibe e la deposizione delle corone da parte delle istituzioni e delle associazioni cui è seguita la benedizione di mons. Giampaolo Crepaldi, Arcivescovo di Trieste.

Nel pomeriggio al Senato una cerimonia con il presidente Sergio Mattarella e i discorsi dei presidenti di Camera, Roberto Fico, e Senato, Elisabetta Casellati. A chiudere la celebrazione l’intervento del premier Mario Draghi.

(Unioneonline/v.l.)

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