26 gennaio 2012 alle 19:18aggiornato il 26 gennaio 2012 alle 19:18
Le richieste della Regione al Ministroper dare ancora un futuro all'Alcoa
Il mantenimento in esercizio degli impianti, la sospensione della procedura di mobilità e l'avvio delle procedure per la cessione degli asset: queste le principali richieste formulate dal governatore della Sardegna Ugo Cappellacci e dall'assessore dell'Industria Alessandra Zedda al tavolo tecnico sulla vertenza Alcoa, riunitosi stamane al ministero dello Sviluppo Economico sotto il coordinamento del sottosegretario Claudio De Vincenti."Occorre sciogliere quanto prima questi nodi - hanno ribadito i due esponenti della Giunta, riprendendo i concetti emersi durante l'incontro di martedì a Cagliari con i sindacati e i rappresentanti del territorio - per affrontare in maniera non conflittuale questa delicata fase della vertenza". La Regione e la Provincia Carbonia Iglesias, trovando anche l'appoggio del Governo sul punto, hanno espresso infine la necessità di richiamare l'azienda alle proprie responsabilità sia in ordine alla materia ambientale sia sulle questioni aperte relative agli aiuti di Stato. Finora la multinazionale Usa ha mantenuto ferme le sue decisioni: chiusura dello stabilimento di Portovesme entro la prima metà del 2012 e avvio delle procedure per il licenziamento collettivo dei 501 dipendenti diretti. Con l'uscita degli americani la produzione di alluminio in Italia rischia di scomparire. In questi giorni Governo, Regione e Provincia stanno verificando le reali intenzioni della Glencore, la multinazionale svizzera già proprietaria della Portovesme srl che si è detta pronta a subentrare all'Alcoa. La partita è tutta aperta: sul tavolo ci sono le criticità del sito industriale di Portovesme, a cominciare dalle infrastrutture, e il nodo degli alti costi energetici con la necessità di una proroga - Bruxelles permettendo - delle attuali agevolazioni tariffarie. "Per rendere appettibile la fabbrica a potenziali nuovi acquirenti, questi problemi - fanno sapere i sindacati che guardano con cautela ai nuovi scenari - andranno risolti alla radice".
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