Fiamme non ancora domate nell’Isola dopo la giornata infernale di ieri nei territori di Santu Lussurgiu, Cuglieri, Tresnuraghes, Flussio, Sennariolo, Usellus, Porto Alabe, Scano di Montiferro e Cabras.

L'incendio divampato a Bonarcado ormai da più di 60 ore è ancora attivo su più fronti e preoccupa soprattutto le comunità del Marghine e della Planargia. L’allerta è massima perché la rotazione dei venti potrebbe portare l'ingresso del maestrale e far cambiare direzione alle fiamme verso Noragugume, Sindia e Macomer.

La Protezione Civile regionale ha diramato un nuovo bollettino di previsione di pericolo incendio, che riguarda tutta la zona dell'Oristanese, il Montiferru, la Planargia e parte del Nuorese: il rischio è stato classificato come alto ed è scattato il "preallarme". Codice arancione, ma con attenzione rinforzata, dalla Gallura al Campidano di Cagliari sino al Sulcis.

I ROGHI – Le fiamme in queste ore hanno raggiunto anche Suni, dove le squadre a terra di Corpo forestale, protezione civile, vigili del fuoco e volontari stanno lavorando nel tentativo di arginarle. In loro aiuto ci sono tre Canadair e un elicottero della flotta regionale.

Ha ripreso vigore anche il fronte del fuoco a Santu Lussurgiu, dove ieri erano state sfollate circa 50 persone. Accanto alle squadre a terra sono già in azione due Canadair, un elicottero della flotta regionale e il Super Puma. Fiamme questa mattina anche a Villaurbana e Arzana dove sta intervenendo un elicottero della flotta regionale. 

Il Comune di Sagama fa sapere alla popolazione che "a causa dell'incendio l'impianto di sollevamento Luzzanas è fermo, pertanto i serbatoi di Flussio, Sagama, Tinnura e Suni sono disalimentati, il servizio idrico è garantito fino ad esaurimento scorte dai serbatoi, dopo si verificheranno disservizi alle utenze. La zona del sollevamento è attualmente irraggiungibile causa incendio, le verifiche sul sollevamento verranno effettuate stamattina".

LA MACCHINA DEI SOCCORSI – Il dispositivo di soccorso messo in campo dal Corpo nazionale conta dieci squadre a terra, supportate da 5 Canadair. Non solo: grazie al modulo internazionale di cooperazione attivato per far fronte all’emergenza dal Dipartimento della Protezione Civile, sono già operativi a Oristano i due velivoli Canadair francesi.
Dopo un breve briefing tecnico all'aeroporto di Alghero, sono  decollati insieme a tre velivoli della flotta aerea regionale e stanno effettuando lanci d'acqua sul fronte del fuoco in località Cadone, nel comune di Suni. Due Canadair sono arrivati anche dalla Grecia.

Al lavoro inoltre 57 unità operative a terra, di cui 28 provenienti dai Comandi di Nuoro, Sassari e Cagliari e 29 del locale Comando di Oristano. Nella notte particolarmente impegnativo il fronte di Tresnuraghes, dove l’attività di tre squadre ha permesso di salvaguardare due attività ricettive. Placato l’inferno di fuoco a Scano di Montiferro, che ieri aveva causato l'evacuazione di oltre 400 persone.

LA REGIONE – Mentre l’assessore regionale all’Ambiente Gianni Lampis ha effettuato un sopralluogo sui luoghi più colpiti dai roghi, il presidente della Regione coordina le operazioni di spegnimento e di soccorso dalla sala operativa della Protezione Civile Regionale, ed è in continuo contatto con la Protezione Civile Nazionale e il Governo, al quale la Regione, dopo l'attivazione dello stato di calamità, chiede provvedimenti immediati di sostegno economico. 

Quasi tutti i cittadini dei centri interessati dagli incendi che ieri avevano dovuto abbandonare le proprie case (circa mille) vi hanno fatto rientro. Sono ancora momentaneamente impossibilitati 50 cittadini di Cuglieri e 30 ospiti della casa di riposo di Borore.

(Unioneonline/D)

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