Una mobilitazione "entusiasmante".

È quella che sta coinvolgendo 70 città in tutta Italia, dove crescono le adesioni al comitato impegnato nella raccolta firme per la legge popolare che si pone l'obiettivo di inserire in Costituzione il principio di insularità.

E oltre al sodalizio tra comitato promotore e Fasi, si sono ormai unite alla battaglia una dozzina di associazioni spontanee, come l’Associazione nazionale dei comuni delle Isole minori (ANCIM) il Comitato siciliano, l'associazione Ambasciata di Sardegna e tante altre.

"Del resto - si legge in una nota del comitato - gli emigrati sardi sono tra le maggiori vittime dell’insularità: la difficoltà di accesso alla loro isola li porta necessariamente a diradare le visite alla loro terra e in tal modo ad affievolire i legami affettivi con essa. Al tempo stesso, la straordinaria risorsa rappresentata dalla rete degli emigrati sardi nel mondo riesce ad esplicare con molta fatica un ruolo che potrebbe portare benefici enorme alla Sardegna in termini di esportazione di prodotti agroalimentari e artigianali di elevata qualità, estremamente apprezzati in Italia e nel mondo".

E non mancano le iniziative a supporto della battaglia.

Dopo l’incontro promosso a Roma dal Gremio dei Sardi e ad altri appuntamenti in Calabria, Campania e Puglia, il prossimo 6 maggio sarà la volta de L’Aquila.

Qui il Circolo dei Sardi “Dimonios”, che raccoglie i sardi che vivono in Abruzzo e Molise, ha infatti organizzato la Festa della Sardegna (“Cumbidu a L’Aquila”).

Il 13 maggio sarà invece la volta di Torino, con un importante evento inserito nell’ambito del programma del 31esimo Salone Internazionale del Libro, che si terrà al Lingotto.

Ancora: a Genova, il 9 giugno, si parlerà di insularità nell’ambito di un incontro promosso dal Circolo "Sarda Tellus”.

Sempre a giugno, infine, si stanno organizzando almeno altre tre manifestazioni in altrettante città della Penisola.

(Unioneonline/l.f.)
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