«In tutte le regioni italiane è in corso il periodo epidemico, ma la Sardegna, assieme alla provincia autonoma di Trento e la Valle d'Aosta, sono quelle maggiormente colpite».

A chiarirlo, scrivendolo nero su bianco, è l'Istituto Superiore della Sanità nell'ultimo rapporto epidemiologico sull'influenza pubblicato a metà settimana.

Il dossier analizza la stagione influenzale. Gli indicatori di riferimento, per la stagione in corso, sono di 2,44 casi ogni mille assistiti (livello normale), 6,54 (intensità bassa), 11,94 (intensità media) e 15,58 (intensità alta). Oltre si parla di intensità molto alta. In Sardegna, nelle ultime due settimane di gennaio, si sono registrati indici di sofferenza per l'influenza che sfioravano i 15 casi ogni mille assistiti.

I più colpiti sono i bambini. Sotto i 4 anni d'età l'incidenza nell'Isola è stata a fine gennaio di 25,55 casi ogni mille (il dato medio italiano è stato 17,45) e dai 5 ai 14 anni l'indice è salito paurosamente a 35,39 (contro una media di 10,33). Meglio per gli adulti e gli anziani, ma sempre con numeri quasi doppi rispetto alle altre regioni. Tra i 15 ai 64 anni l'incidenza è stata di 9,77 (contro 5,64), mentre oltre i 65 anni - merito anche i vaccini - si è scesi a 6,34 (ma la media nazionale è stata, in questo caso, di 3,09).
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