L’inclusione non è solo una parola, ma una battaglia quotidiana fatta di ostacoli invisibili e numeri che non mentono. Troppi ragazzi e ragazze con background migratorio restano indietro, esclusi dalle aule scolastiche e dalle opportunità lavorative. È in questo scenario che prende vita Spaces, un progetto che non si limita a parlare di integrazione, ma punta a costruirla, dando ai giovani migranti gli strumenti per essere protagonisti del loro domani. L’obiettivo? Combattere l’emarginazione sociale ed economica, valorizzare competenze e talenti.

Promosso dal Comitato Regionale Emigrazione Immigrazione Acli, Spaces è una risposta concreta a una realtà in cui il 26% degli studenti stranieri è in ritardo scolastico e le imprese gestite da migranti calano del 22%. Nelle scuole superiori sarde, solo il 74,8% degli studenti stranieri tra i 17 e i 18 anni prosegue regolarmente gli studi. Per i giovani tra i 15 e i 23 anni, spesso sospesi tra sogni e marginalità, Spaces rappresenta la chiave per sbloccare il loro potenziale e abbattere muri di indifferenza.

Spaces non è solo un progetto, ma un cambio di prospettiva: aiutare i giovani migranti a diventare protagonisti del proprio futuro significa dare alla Sardegna un’opportunità di crescita inclusiva. Un passo necessario per trasformare la giornata del 18 dicembre in un simbolo di diritti e di uguaglianza reali.

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