Sardegna divorata dal fuoco. Incendiari scatenati nel giorno di massima allerta, il resto lo ha fatto il forte vento di maestrale che ha alimentato le fiamme, facendo sì che una volta partite si estendessero a tutta velocità.

Ettari ed ettari di vegetazione in cenere, enormi danni per gli agricoltori e i cittadini. Centinaia di persone evacuate dalle proprie case e dalle strutture ricettive, scene apocalittiche da Costa Rei a Siniscola, dove c’è stato un fuggi fuggi verso le spiagge per mettersi in sicurezza.

 E non è finita: alle prime ore del mattino già Canadair in azione a Posada, Gairo e San Giovanni Suergiu. Nella notte 60 interventi dei Vigili del fuoco tra le province di Nuoro e Cagliari. Ora tra Posada e Siniscola la situazione è tornata sotto controllo, tutti gli evacuati sono tornati a casa.

Prosegue il lavoro dei vigili del fuoco per fronteggiare gli incendi di vegetazione che hanno fortemente colpito alcune aree della Sardegna: nella notte sono stati svolti 60 interventi tra le province di Nuoro e Cagliari. Squadre e tre Canadair sono attualmente in azione a Gairo, Posada (NU) e a San Giovanni Suergiu (SU).

Il fuoco ha letteralmente devastato la costa orientale della Sardegna, dal Sarrabus all’Ogliastra fino alla Baronia, non ha risparmiato il Cagliaritano e il Sulcis.

Il bollettino quotidiano del Corpo Forestale di ieri parla di 42 incendi. Numero imponente che non basta a rendere l’idea delle proporzioni devastanti di alcuni roghi.

Scenario apocalittico nel Nuorese, tra Posada e Siniscola, dove sono intervenuti 4 Canadair e 2 elicotteri del Corpo Forestale, tra cui il Super Puma. Si registrano anche due feriti a Posada: Peppino Lutzu è stato investito dall’esplosione di una bombola di gas, una donna rimasta in casa durante i roghi ha riportato diverse ustioni.

Circa 600 le persone evacuate, enormi danni a case e aziende, la 131 è stata chiusa al traffico e tantissima gente si è riversata in spiaggia per sfuggire al fuoco. Distrutto il potabilizzatore di Monte Longu che serve San Giovanni, ancora questa mattina senz’acqua. E se anche dovesse tornare ad uscire dai rubinetti, sarà vietato utilizzarla a scopi potabili: proprio stamattina il sindaco Salvatore Ruiu ha emanato un’ordinanza in tal senso per scongiurare pericoli sanitari.

Lo stesso primo cittadino, che non ha dubbi sulla natura dolosa del rogo, ha annunciato che presenterà un esposto in Procura: «Gravissimi i danni subiti, è chiaro che ci sono degli incendiari che devono pagare per quello che hanno fatto».

Giornata drammatica alle porte di Cagliari. Gli incendi, partiti da più punti, hanno colpito inizialmente il parco di Molentargius a Quartu, dal lato di via Fiume. Le fiamme nel giro di pochissimo tempo, dopo aver divorato e incenerito la vegetazione del parco, hanno raggiunto il Poetto, al Margine Rosso. Si sono udite diverse esplosioni, la pineta è andata a fuoco e l’ex Tamarix, oggi una lottizzazione abusiva, è stato letteralmente raso al suolo. Non resta più nulla. Tutti sono fuggiti, alcuni riuscendo a salvare i propri beni, altri perdendo tutto. Fuga dei clienti anche dal McDonald’s, mentre un vigile del fuoco è rimasto ferito. La situazione è tornata sotto controllo in serata.

Danni gravissimi anche nel Sarrabus, dalle campagne al litorale. A Feraxi, Muravera, sono state devastate una decina di aziende agricole. Danneggiati gravemente i caratteristici agrumeti del Sarrabus e una fattoria modello, ogni anno meta delle gite di numerose scolaresche. Il sindaco Piu, su tutte le furie anche lui contro gli incendiari, presenterà un esposto in Procura come il collega di Posada.

Evacuati alcuni agriturismi e, spostandoci sulla costa, ci sono state ore di terrore a Piscina Rei. Anche qui fuggi fuggi verso le spiagge e l’Eos Village, con 300 persone all’interno, è stato evacuato e lambito dal fuoco.

Incendi anche a San Giovanni Suergiu nel Sulcis, dove è stata evacuata una strada e chiuso un ristorante a Girasole e Gairo in Ogliastra. A San Sperate, a Sadali, dove un volontario che lottava contro il fuoco è stato colto da malore. A Capoterra, San Vito (nella caratteristica borgata di San Priamo), Uta e Monastir.

Sdegno unanime contro gli incendiari, oggi in Consiglio dei ministri l’approvazione di un decreto che inasprisce le pene, ha annunciato il ministro Musumeci. Solinas comunica inoltre di avere dato mandato al Corpo Forestale Regionale di intensificare le indagini su tutto il territorio per individuare ed assicurare alla giustizia i responsabili.

Antonio Tajani su Twitter risponde alle richieste d’aiuto del presidente della Regione e assicura, «il governo non lascerà soli i territori colpiti dal fuoco, i responsabili saranno puniti».

Non è ancora tempo di piangersi addosso e procedere alla conta degli enormi danni. Anche per oggi, lunedì 7 agosto, il bollettino della Protezione civile parla di “pericolo estremo di incendi” nell’Isola. Allerta rossa nel Cagliaritano.

(Unioneonline/L)

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