Idrogeno verde dal Nord Africa, Sardegna tagliata fuori
Il Governo firma un accordo con Algeria e Tunisia per un mega gasdotto verde, con la nuova rete che approda in Sicilia escludendo l’IsolaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
È l'energia del futuro. L'idrogeno verde è la strada pulita e sostenibile verso la decarbonizzazione, ma da questo percorso di rinnovamento – ancora una volta – sarà tagliata fuori l'Isola.
Le cartine progettuali che da qualche settimana circolano sui tavoli del Governo sono terribilmente chiare: il South H2, gasdotto che dal Nord Africa porterà il combustibile green fino al cuore dell'Europa, attraverserà l'Italia da Mazara del Vallo (Sicilia) fino a Tarvisio (Friuli), facendo tappa in tutte le regioni. Solo la Sardegna sarà esclusa da questa rivoluzione che dovrebbe essere «operativa già nel 2030» come specificano gli accordi e le dichiarazioni congiunte tra Italia, Germania, Austria, Tunisia e Algeria.
Il piano prevede che i due Paesi del Maghreb producano l'idrogeno verde grazie ai loro impianti di energia rinnovabile e poi lo distribuiscano con un gasdotto che avrà un tratto sottomarino tra le coste tunisine e quelle siciliane. Il via libera ieri a Roma con le dichiarazioni congiunte firmate dai Paesi europei e africani coinvolti alla presenza del vicepremier Antonio Tajani a far gli onori di casa insieme al ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin.
Il servizio completo nell’Unione Sarda oggi in edicola e nell’edizione digitale