Yacht a picco dopo il rogo, scongiurato l’allarme inquinamento nel golfo di Olbia
Il relitto “sorvegliato speciale” da Guardia costiera e Vigili del fuoco, il recupero è in programma fra massimo sette giorniDa oltre trenta ore ciò che resta dell’Atina è un "sorvegliato speciale” nel golfo di Olbia. La direzione marittima della Guardia costiera, guidata dal capitano di vascello Gianluca d'Agostino, non ha perso di vista neanche per un momento ciò che resta dello yacht di 47 metri di proprietà di una società di charter di lusso battente bandiera Cook Island che nei giorni scorsi ha preso fuoco ed è colato picco a circa 500 metri dalla spiaggia delle Saline.
Il pericolo di inquinamento ambientale è stato scongiurato: da subito, infatti, Guardia costiera e vigili del fuoco hanno lavorato per far sì che i serbatoi contenenti i 50mila litri di gasolio restassero integri, seppur ad una profondità tra i 6 e gli 8 metri sul fondale sabbioso.
«Le uniche tracce dell'affondamento, cioè alcuni detriti della barca, sono giunte ieri sulla spiaggia di Pittulongu e il Comune le ha prontamente ripulite - spiega il capitano D'Agostino - Non escludo che con i primi movimenti del relitto questo possa accadere di nuovo, ma l'amministrazione assicura di essere pronta. Da una prima stima, contiamo di recuperare quel che resta dello yacht per smaltirlo poi in cantiere, nel giro di cinque massimo sette giorni».
I costi dell'operazione sono a carico dell'assicurazione della barca.
In queste ore si sta posizionando un'altra fila di panne attorno al relitto, mentre i sub si occuperanno di sigillare con uno stucco speciale sfiati e fughe d'aria da cui potrebbero fuoriuscire liquidi inquinanti.
«Nelle prossime 20 ore - annuncia il capitano d'Agostino - arriveranno in zona le strumentazioni necessarie alla chiusura dell'intervento, ossia rimorchiatori, Rov e altre squadre subacquee. Nessuna preoccupazione sul fronte ambientale - ribadisce - il mare è assolutamente pulito, e questo viene confermato anche dalle immagini satellitari fornite dall'agenzia europea Emsa e dai passaggi dei nostri aerei con strumenti di telerilevamento a bordo». L'imbarcazione di lusso era stata noleggiata e al momento dell'incendio, divampato dal ponte garage, ospitava a bordo otto persone: tutte sono riuscite a mettersi in salvo con il tender in dotazione.
(Unioneonline/v.l.)