Via Gianni Sechi, località Le Saline. E' il nuovo indirizzo nella mappa di Palau che commemora il giovane volontario della protezione civile morto 20 anni fa nei roghi che colpirono la Gallura nel 1997. Ieri, la cerimonia organizzata dal sindaco Francesco Pala ha ricordato l'impegno di Gianni, il senso di responsabilità e la dedizione che ne hanno segnato la vita. La madre, Rosetta Pischedda, ha ricevuto una targa come simbolo e riconoscimento da parte della comunità per il valore e il coraggio del suo ragazzo. Fu tra i primi a entrare tra le file dell'associazione di protezione civile palaese nata all'indomani degli incendi del 1989. Quel tragico 20 luglio del '97, il ventinovenne era impegnato con altri volontari in località Sangainu-La Pastricialedda. Perse la vita in un estremo gesto di altruismo: lottò contro le fiamme nonostante la stanchezza, con poche ore di riposo alle spalle. Fu tra i primi a correre nella zona dove divampò l'incendio doloso che, poi, gli costò la vita. "L'amministrazione e la comunità di Palau sono grati al giovane volontario. - ha dichiarato il sindaco - Interpretando i sentimenti dei concittadini, con l'intitolazione di una via a suo nome ricordiamo l'impegno e l'ultimo atto di generosità di Gianni verso il paese e la sua terra". A testimoniare quei momenti dolorosi in aula consiliare c'era anche Giancarlo Muntoni, il comandante dell'ispettorato forestale di Tempio. "Gianni è un esempio per tutti i giovani volontari che con slancio e amore profondo per la nostra terra sono sempre presenti nel momento del bisogno. - ha detto Muntoni - Quel giorno ero a dieci metri da lui, gli strinsi la mano in attesa dell'arrivo di un'ambulanza. Mi piace pensare che in quegli istanti non si sia sentito solo".
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