Lo aveva detto alla presunta vittima: «I carabinieri possono stare da te 24 ore su 24, ma non possono proteggerti per sempre. Io farò venti anni di carcere, ma tu finisci sotto terra». Sono queste le parole, insieme ad altri elementi, che hanno convinto i giudici del Tribunale di Tempio a disporre la misura del carcere per un presunto stalker che da mesi perseguita e minaccia la ex compagna. Non divieto di avvicinamento, ma il trasferimento in una cella del penitenziario di Bancali.

I fatti sono avvenuti a Olbia il 6 dicembre, il destinatario dell’ordinanza della gip Caterina Interlandi è un uomo di 40 anni. La storia è riassunta nell’atto che dispone la misura cautelare. Mercoledì scorso l’uomo viene arrestato dai carabinieri di Olbia mentre sta per entrare nella casa della ex moglie, dove c’è anche il figlio minore della coppia. Prima di presentarsi sotto l’abitazione, il presunto stalker scrive alla ex: «Ti taglio la testa e la metto in un sacchetto». A gennaio di quest'anno l’uomo avrebbe minacciato di morte la ex moglie, dopo avere fatto irruzione nella sua abitazione. La presunta vittima è assistita dall’avvocato Giuseppe Corda. L’uomo arrestato respinge la ricostruzione dei fatti dei carabinieri. Il difensore, il penalista Abele Cherchi, ha annunciato un ricorso al Riesame. 

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