Senza l'invio di almeno quattro magistrati in applicazione, non potranno essere garantite le attività ordinarie e parte delle urgenze, siamo in una condizione di denegata giustizia: è questa la richiesta, e la denuncia, del presidente del Tribunale di Tempio, Giuseppe Magliulo, che si è rivolto per l'ennesima volta al Guardasigilli Alfonso Bonafede, al Csm e ai vertici della magistratura sarda. Il magistrato parla apertamente di "denegata giustizia" per il territorio della Gallura e segnala una scopertura di organico del 37 per cento del Tribunale di Tempio, che ha solo 8 giudici in servizio su 13 in organico e manca da febbraio di un giudice in pianta stabile per la materia del Lavoro.

Senza giudici continua ad accumularsi l'arretrato e Tempio, con quasi 16mila fascicoli penali da trattare, supera anche Cagliari che ne ha poco più di 10mila. La prescrizione dei reati, già in primo grado, è del 60 per cento. Magliulo ricorda anche che gli avvocati galluresi per denunciare questa situazione si sono astenuti dalle udienze per mesi. Il ministero della Giustizia e il Csm conoscono bene il caso Tempio eppure la situazione continua a peggiorare. Nel gennaio di quest'anno, la Prima Commissione del Csm visitò il Tribunale gallurese e queste furono le prime considerazioni dei consiglieri: Abbiamo trovato un ambiente giudiziario in condizioni disastrose dal punto di vista strutturale, ambientale e delle risorse. Un tribunale dove sono stati inviati giovani magistrati impegnati ad affrontare cause delicate, avendo fino a duemila pendenze sul ruolo. Colleghi chiamati ad operare in una situazione disastrosa impegnati in procedimenti anche datati, che corrono sul filo della prescrizione. Si parla di "carichi insostenibili che incidono sulla sana e corretta gestione dei ruoli". Gli organici del personale di segreteria già insufficienti sono scoperti. Il CSM è venuto qui a far sentire la sua presenza e la vicinanza a questi magistrati, per tutelare e valorizzare il loro lavoro che è l'unico strumento per ridare credibilità alla giustizia in questo territorio. Cercheremo le responsabilità di questo sfascio laddove vanno trovate, ma non certo tra coloro che attualmente operano con grande sforzo in condizioni estreme.

La condizione del presidio di giustizia gallurese ora è peggiore rispetto a quella di inizio anno.
© Riproduzione riservata