“S’Indattaraiu”: il corto di Matteo Pianezzi, omaggio ai mitilicoltori e all’anima di Olbia
È stato presentato nella città gallurese dopo aver ottenuto un buon successo in diversi festivalLa storia di una perdita ma anche un omaggio al tratto più tenacemente identitario della città, il lavoro dei mitilicoltori, contadini del mare: “S’Indattaraiu”, il cortometraggio firmato da Matteo Pianezzi, dopo aver viaggiato per festival in Italia e in Europa, è approdato ad Olbia dove tutto è nato e per la prima cittadina è stato scelto un contesto informale e un po’ underground, quello del locale “The Wall” in una serata organizzata dal collettivo di Eventi Frizzanti di cui lo stesso regista (e direttore artistico di Olbia Film network e Figari short film fest) fa parte.
Il corto racconta la storia di Mario, mitilicoltore rimasto vedovo, che fa i conti con una depressione legata alla perdita della moglie e il filo sempre più sottile che lo tiene attaccato alla vita: la sua barca e il lavoro. Tirare su le cozze ogni giorno per guadagnarsi da vivere, come ha sempre fatto. Olbia c’è dentro con i suoi mille volti: la scintillante ruota panoramica e i bar sul lungomare, il breve e intenso dialogo con una ballerina fuori dal night, gli inconfondibili scenari naturali del golfo dominato da Tavolara che è il campo dei mitilicoltori, dove crescono le cozze, s’indattaru in olbiese.
Il film è prodotto da Massimo Casula per la Zena film, interpretato nel ruolo principale dal cagliaritano Luciano Curreli, Mauro Addis e altri attori olbiesi, strettamente made in Olbia anche la musica di Marco Azara (chitarrista che, tra le altre cose, accompagna Salmo) Michele Nieddu e Nicola Uras. La canzone omonima del film, una sorta di inno cittadino scritto da Toni Derosas, invece non compare nel corto. S’Indataraiu ha partecipato in concorso e non a diversi festival e tra le altre cose ha incassato il premio per il migliore attore protagonista, la miglior regia e la migliore fotografia al Factory festival in Puglia.
Cozze sullo sfondo ma protagoniste, e non solo nell’aperitivo servito a contorno dell’evento insieme al vermentino gallurese. Il presidente del Consorzio mitilicoltori Raffaele Bigi ha annunciato il sospirato traguardo del marchio collettivo che contraddistinguerà la prelibata cozza di Olbia e i sui 103 anni di storia.