I disservizi ormai sono diventati cronici, sistematici e chi viaggia sulle rotte tra Sardegna e Corsica deve mettere in conto di poter restare bloccato per giorni. Una situazione, quella dei collegamenti marittimi tra le due isole, che sta danneggiando pesantemente imprenditori, artigiani e l’intera utenza dei traghetti. I movimenti indipendentisti Entula - Indipendèntzia e Sotzialismu, per la Sardegna e Core in Fronte, formazione politica corsa, oggi hanno manifestato a Santa Teresa Gallura, denunciando quella che ritengono una «gestione coloniale e oligopolistica dei trasporti navali, che da decenni tiene in ostaggio il popolo sardo».

Secondo Pierluigi Caria (Entula) e Ulivieru Sauli (Core in Fronte) da troppo tempo le istituzioni insulari mostrano la totale mancanza della volontà politica di assicurare un collegamento stabile per i passeggeri e le merci. Dicono gli indipendentisti: «L'unico diritto a essere tutelato è quello delle compagnie marittime italiane di lucrare sulla pelle delle lavoratrici e lavoratori sardi e corsi, costretti a viaggiare su mezzi troppo vecchi e inadeguati e che per questo motivo molto spesso restano in porto a causa di guasti. La compagnia dell’armatore Onorato si è vista assegnare il servizio di trasporto con Bonifacio senza alcuna concorrenza e ha dato prova per l’ennesima volta del disprezzo verso il diritto dei sardi e delle sarde di avere un trasporto navale adeguato, riservando per la tratta quotidiana fra Santa Teresa e Bonifacio i peggiori mezzi della propria flotta».

In riferimento agli ultimi episodi il commento è questo: «Pensiamo che tutte e tutti abbiano il diritto di essere risarcite dalla Moby Lines, che ha colpevolmente interrotto il servizio pubblico di trasporto a causa dello stato penoso della propria flotta, gestita al risparmio mentre incassa fondi pubblici e fa pagare cari i biglietti in un regime quasi monopolistico. Abbiamo intenzione di percorrere tutte le strade, anche quelle giudiziarie, per tutelare i diritti dei lavoratori emigrati, stagionali e transfrontalieri». Entula e Core in Fronte chiedono una flotta sardo corsa per un servizio pubblico dignitoso ed efficiente.

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