Un’accoglienza calorosa ha accolto una sessantina di ponzesi arrivati a Santa Teresa Gallura, ospitati da altrettanti “teresini” nel centro polivalente La Funtana. L’incontro, segnato da abbracci, emozioni e parole di amicizia, ha visto protagonisti i due sindaci, Francesco Ambrosino e Nadia Matta, che si sono scambiati simbolici doni.

Il primo cittadino di Ponza ha consegnato alla collega gallurese un garofano, simbolo religioso legato a San Silverio, patrono dell’isola, mentre la sindaca Matta ha ricambiato con un riccio di mare, emblema del paese.

L’incontro ha rinnovato così lo storico gemellaggio tra le due comunità, ufficializzato nel 2019 ma radicato in una lunga storia di mare, emigrazione e legami di sangue. Già dalla fine dell’Ottocento, infatti, molti pescatori ponzesi approdavano in queste acque, trovando a Santa Teresa una seconda casa. Alcuni vi si stabilirono, altri portarono le proprie famiglie da Ponza, costruendo le prime abitazioni sopra il fiordo dove ormeggiavano le loro barche a remi o a vela.

Frequentavano la chiesetta di Santa Lucia, venerata anche nelle zone del basso Lazio e di Napoli, così come San Silverio, il loro patrono, la cui festa continuavano a celebrare anche dopo il trasferimento. Con il tempo, famiglie come i Vitiello, Fèola, Spigno, Avellino, Aprea e Dimeglio si fusero con la popolazione locale, mantenendo però vivi lingua, usanze e tradizioni ponzesi.

Il gemellaggio del 12 ottobre 2019 tra Santa Teresa Gallura e Ponza – firmato dai sindaci Stefano Pisciottu e Francesco Ferraiuolo – ha reso ufficiale questo legame, che negli anni si è tradotto in scambi, visite e incontri.

L’appuntamento de La Funtana non è stato solo un evento istituzionale, ma un abbraccio di popolo, tra persone che condividono cognomi, antenati, ricordi e storie familiari. La serata si è conclusa con una cena conviviale, musica e balli, in un clima di autentica festa e fraternità.

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