Ancora nessuna convocazione da parte dei magistrati per Salmo, dopo l’apertura dell’inchiesta, condotta dal procuratore di Tempio Pausania, Gregorio Capasso, sul concerto organizzato, tra le polemiche, venerdì sera a Olbia, che ha visto assembrarsi sotto al palco migliaia di persone, nonostante le prescrizioni anti-Covid. L’entourage del rapper ha anche smentito le indiscrezioni di una sua imminente audizione come persona informata dei fatti.

Da quanto trapela, però, l’artista sarebbe intenzionato a ribadire che il suo live è stato una “provocazione non annunciata”, anche per puntare i riflettori sulle regole e i vincoli in cui è costretto il settore degli spettacoli dal vivo e aprire un dibattito finalizzato a riscrivere le regole. 

Intanto, il caso è diventato anche politico: a Olbia gli esponenti dell’opposizione hanno chiesto le dimissioni del sindaco Settimo Nizzi e dell'assessore al Turismo Marco Balata. Quest’ultimo ha spiegato di essere andato al concerto, ma che il Comune non aveva in alcun modo dato autorizzazione o patrocinio all'evento. 
Resta da capire – e gli inquirenti proseguono le indagini – come sia stato possibile allestire un palco per un evento del genere, in pieno centro, senza permessi preventivi. 

(Unioneonline/l.f.)

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