Processo Grillo, il medico legale citato dalla parte civile: «La vittima era completamente ubriaca durante la violenza»
La ragazza, secondo il consulente di parte civile, era incapace di reagirePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Una persona completamente ubriaca, incapace di reagire e quindi in una condizione di inferiorità fisica e psicologica. Secondo il medico legale consulente della parte civile, la vittima del caso Grillo non poteva difendersi e neanche opporsi ai quattro coetanei che erano con lei.
È quanto sostenuto dal teste in aula davanti ai giudici del Tribunale di Tempio nel processo a carico di Ciro Grillo, Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia e Vittorio Lauria. Il consulente indicato dagli avvocati della studentessa milanese che sarebbe stata stuprata è stato netto, la ragazza era completamente ubriaca.
Per i legali di parte civile, Giulia Bongiorno e Dario Romano, è la circostanza chiave del processo. Ma le difese dei quattro ragazzi hanno posto una serie di questioni davanti alle quali il medico legale è apparso incerto.
La presunta vittima era stata infatti smentita in aula sulla circostanza della assunzione eccessiva di alcol nelle ore precedenti alla violenza sessuale (che secondo il pm è avvenuta il 17 luglio 2019 a Porto Cervo). L’udienza è ancora in corso.