Non c’è Natale a Porto Cervo senza i panettoni artigianali di Gianni e Franca. Da 35 anni sulle tavole della Costa Smeralda si taglia il dolce creato con ingredienti e procedimenti del maestro pasticciere Griseri, un tempo al servizio dei più famosi hotel della Costa.

Clementine dell’Agrimontana con sottobagno di canditura, marron glacé, fichi, mango e papaya, uva macerata nel Grand Marnier: sono questi gli ingredienti delle cinque versioni del panettone fatto a Porto Cervo.

Tra le vetrine spente dei grandi marchi che affollano la destinazione più amata della Sardegna d’estate, l’arzilla coppia di settantenni è un esempio di imprenditorialità di successo che va oltre la “stagione”.

«Mio marito entra in laboratorio dalle 3 del mattino, non può uscire per l’intervista. I panettoni devono lievitare 48 ore, poi vanno imbustati prima dell’apertura del bar», spiega Franca Murgia, mentre Gianni corre su e giù tra forni e impastatrici.

I clienti entrano ed escono a buon ritmo, il viavai di auto sul crocevia di Liscia di Vacca è solo per loro. D’altronde, il regalo perfetto per le feste pare essere quello gastronomico. «Apriamo a marzo e chiudiamo a fine gennaio - conclude Franca -. Per più di 10 mesi non vediamo la luce fuori dal laboratorio. Quando i clienti ci dicono che non è Natale se mancano sulla tavola panettone e cioccolati preparati da Gianni, mi commuovo. Ecco perché siamo qui al lavoro anche alla Vigilia».

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