I carabinieri non hanno dubbi: voleva uccidere.

Perciò hanno arrestato con l'accusa di tentato omicidio aggravato da futili motivi il 22enne con precedenti che, lo scorso venerdì, si è reso responsabile a Palau di un'aggressione gravissima ai danni del suo compagno di stanza, un 23enne sassarese.

Quest'ultimo lo aveva accusato di avergli rubato 200 euro, riposti nella valigia che si trovava nella camera che i due condividevano. Avevano litigato, poi il presunto ladro se n'era andato, e la vittima aveva chiamato una pattuglia della Sezione Radiomobile del Reparto Territoriale di Olbia per denunciare il fatto.

La cosa poteva finire lì, se non fosse che poche ore dopo il giovane accusato è tornato a casa, ha afferrato un tubo di metallo e ha cominciato a colpire il 23enne, che stava dormendo, al volto e con una rabbia incontrollabile.

Soccorso dai sanitari del 118 e trasportato all’Ospedale di Olbia, la vittima ha riportato una frattura delle ossa nasali tanto che nelle ore successive è stato necessario sottoporlo a un delicato intervento chirurgico maxillofacciale, con prognosi iniziale di 45 giorni.

Solo l’intervento degli altri ragazzi presenti nell’appartamento gli ha salvato la vita.

Intanto i Carabinieri della Stazione di Palau e della Sezione Operativa del Reparto Territoriale di Olbia si sono messi sulle tracce dell'aggressore, che ancora una volta si era dato alla fuga. È stato lui stesso a tornare a casa, forse ignaro della gravità di quello che aveva commesso, per riprendere tranquillamente le sue cose e lasciare l'abitazione.

Invece per lui, che indossava ancora la maglietta sporca di sangue con cui aveva picchiato il coinquilino, si sono aperte le porte del carcere di Nuchis, a disposizione dell'autorità giudiziaria.

(Unioneonline/D)
© Riproduzione riservata