Non è escluso che partecipi anche Vittorio Gazale, direttore del Parco Nazionale dell’Asinara, all’incontro che sta organizzando Giulio Plastina, direttore del Parco Nazionale di La Maddalena.

Un incontro sul Parco Internazionale che non potrà non vedere presenti Jean Michel Culioli, direttore della Riserva Naturale delle Bocche di Bonifacio e Leonardo Lutzoni, direttore dell’Area Marina Protetta di Capo Testa-Punta Falcone. Un’idea, questa del Parco Internazionale, che risale a trent’anni fa quando si incontrarono l’allora ministro dell’Ambiente, Carlo Ripa di Meana e la collega francese Segolene Royal. Idea poi concretizzatasi ma solo formalmente nel 2010 quando i ministri dell'Ambiente italiano Prestigiacomo e francese Borloo, siglarono un protocollo in tal senso.

Ai tempi del presidente del Parco di La Maddalena, Giuseppe Bonanno, sembrava stesse concretizzandosi questa realizzazione con l’individuazione della sede legale del Parco Internazionale nell’isola di Spargi e di quella scientifica sul versante francese; a Spargi si fecero anche dei lavori ma non ci fu poi seguito, e per alcuni anni non se n’è più parlato. «È importante procedere alla costituzione del Parco Internazionale tra queste aree che condividono diversi obiettivi, vivono le stesse problematiche e possono trovare soluzioni comuni in questa nuova entità», spiega Giulio Plastina. Assenso all’iniziativa è stata espressa da Leonardo Lutzoni, direttore dell’Area Marina Protetta di Capo Testa-Punta Falcone: «Sono convinto che si debba ripensare il ruolo dei parchi e delle aree marine protette, sia in termini di sviluppo locale che sovra locale».

La realizzazione del Parco Internazionale, prosegue Lutzoni «potrebbe permettere di allargare le vedute sia in termini di sviluppo economico ma soprattutto di sviluppo turistico oltre a garantire che deve rimanere, come missione principale che ci accomuna, quella dello sviluppo sostenibile. Sono convinto che comunque non basterà soltanto la firma di un protocollo d’intesa, bisognerà pensare anche a delle strategie attuative di questo progetto, che permettano di avere dei risvolti operativi all’interno dei territori di riferimento».

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