Taglio del nastro, questa mattina a Olbia (di pomeriggio all'Isola Rossa, Trinità d'Agultu) del primo Ufficio di prossimità dei ventuno distribuiti in tutta l'Isola, a seguito della firma dei Protocolli d'Intesa tra Comuni e Regione, che ha aderito al progetto promosso dal Ministero della Giustizia.

Esclusa l'attività di assistenza legale, all'Ufficio di prossimità di Olbia, nella sede del Giudice di pace, i cittadini, compresi quelli di Loiri Porto San Paolo e di Golfo Aranci, centri che hanno aderito al progetto, potranno ricevere informazioni e richiedere assistenza per i servizi della volontaria giurisdizione, per i quali sarebbe necessario rivolgersi agli uffici  giudiziari, senza dover viaggiare verso i tribunali di Tempio o di Sassari.

A inaugurarlo il sindaco di Olbia, Settimo Nizzi, il collega di Loiri Porto San Paolo, Francesco Lai, il vice presidente della Regione, Giuseppe Fasolino, la responsabile del progetto Sardegna, Francesca Lissia, e la direttrice amministrativa del tribunale di Tempio, Antonella Bulciolu.

«Questo progetto, nato in seguito alla revisione della geografia giudiziaria nel 2012 che in Sardegna ha comportato la chiusura delle otto sedi distaccate dei Tribunali, è stato istituito sia per decongestionare i palazzi di giustizia dalle piccole richieste che ora possono essere risolte nell'ufficio di prossimità sia per avvicinare la giustizia al cittadino», ha detto Fasolino, assicurando l'impegno della Regione a garantire continuità economica e amministrativa al progetto anche oltre la scadenza naturale, prevista per il prossimo anno.

«Siamo sempre in cerca di risposte da dare ai cittadini e siamo grati a questo progetto che avvicina la giustizia alla popolazione» ha dichiarato Nizzi, intervenendo sulle polemiche sollevate dagli avvocati olbiesi.

«Piuttosto che dare spazio alle critiche dei legali, che si sono sentiti defraudati delle stanze che utilizzavano, diamo spazio ai servizi ai cittadini», ha specificato il primo cittadino, con l'auspicio di trovare, in breve tempo, una sistemazione anche per loro. Per Lai «è una giornata importante perché si apre un presidio di legalità, consentendo ai cittadini di abbreviare i tempi per trovare risposte».

Secondo la responsabile del progetto ministeriale in Sardegna, «questo servizio non è solo un'opportunità per il territorio ma mette anche un seme per la costruzione di una comunità che sa fare rete».

Premettendo che da questo progetto non si torna indietro e che il tribunale in cui presta servizio ce la metterà tutta, ha detto Bulciolu, «salutiamo con favore questo progetto perché pensiamo che siano le istituzioni a dover andare incontro al cittadino e soprattutto agli utenti deboli».

È in corso la formazione del personale ed entro pochi mesi l'Ufficio di prossimità in via Venafiorita sarà operativo.

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