Il gup di Tempio, Caterina Interlandi, ha assolto dall'accusa di abbandono di persona non autosufficiente e occultamento di cadavere l'olbiese Davide De Rosas.

L'uomo, 43 anni, era stato denunciato dalla Polizia nel novembre del 2018, quando gli agenti di una Volante trovarono nella camera da letto della casa di De Rosas il corpo mummificato della madre Maria Antonia Sanna, 67 anni, deceduta da oltre sei mesi.

Il difensore di De Rosas, l'avvocato Lia Deiana, ha fornito alla Procura nuovi elementi sulla vicenda, tanto che lo stesso pubblico ministero Laura Bassani, ha chiesto l'assoluzione dell'uomo. Maria Antonia Sanna è sempre stata accudita dal figlio, che si è occupato di lei sino all'ultimo. Una testimone indicata dalla difesa ha confermato la circostanza.

De Rosas, legatissimo alla madre, affrontò da solo le sofferenze e la morte della donna, non riuscendo ad elaborare il lutto. Quindi non nascose il cadavere, ma continuò a vivere come se la madre non fosse morta. Da qui l'assoluzione perché il fatto non sussiste
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