Il Piano di mitigazione del rischio idraulico firmato dal professor Marco Mancini va avanti: il Tar ha respinto la domanda di sospensiva contenuta nel ricorso presentato da alcuni proprietari, dal comitato di salvaguardia idraulica e dal Gruppo di intervento giuridico. Non si sono costituiti in giudizio il Comune di Olbia che aveva approvato il piano (l'attuale amministrazione è contraria) e lo stesso Mancini. I proprietari e i comitati, chiedevano l'annullamento della delibera del Consiglio comunale di Olbia che l'otto marzo del 2016 ha dato il via libera definitivo al piano, del bando di gara per gli atti preliminari alla realizzazione delle vasche di laminazione e, inoltre, la sospensione del provvedimento che avrebbe bloccato nell'immediato le opere.

Il Tar
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I giudici - che dovranno ancora esprimersi nel merito - hanno respinto la richiesta di sospensiva. Non hanno riconosciuto come "gravi e irreparabili" gli eventuali effetti lesivi del provvedimento e hanno valutato che "in sede di comparazione degli interessi in gioco deve essere data tutela prevalente all'interesse della pubblica incolumità". In attesa del giudizio sul merito, non si esclude un ricorso al Consiglio di Stato. Nel frattempo ad Olbia, la Regione va avanti con i primi passi del piano Mancini (finanziato nell'ambito di Italia sicura per 120 milioni) mentre il Comune ha commissionato un progetto alternativo.
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