Dopo 24 incendi dolosi (il conto parte dai primi dell'anno) adesso, per avvelenare il clima, a Olbia arrivano anche i post anonimi che "interpretano" gli atti intimidatori indicando nomi e cognomi dei responsabili.

La Procura di Tempio ha acquisito dei contenuti comparsi negli ultimi giorni sui social (Facebook e Instagram). Qualcuno ha creato dei falsi profili per mandare messaggi trasversali che stanno facendo crescere ulteriormente la tensione

Si parla in maniera vaga e non provata di spaccio di sostanze stupefacenti, di guerra fra bande, inoltre si fa riferimento a località del centro Sardegna per "piantagioni e armi".

Indagini in corso, e sul territorio sale la tensione.

Ulteriori dettagli e approfondimenti nell’articolo di Andrea Busia su L’Unione Sarda in edicola e sull’app

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