Il piano per mettere in sicurezza la città? È in fase avanzata. Quanto al rischio di perdere i soldi, non esiste, «come i consiglieri di opposizione ben sanno».

Il sindaco di Olbia Settimo Nizzi risponde all’atto di accusa del Pd che, in una nota, ha tracciato un quadro negativo del primo anno del suo quarto mandato, il secondo consecutivo. Il punto caldo è sempre, come da nove anni a questa parte, dopo il passaggio del ciclone Cleopatra, il piano di mitigazione del rischio idraulico.

Dopo l’affossamento del cosiddetto piano Mancini, da sempre osteggiato dal sindaco, è in corsa quello varato dalla Technital. «Non c’è nessun ritardo, – sostiene Nizzi – abbiamo presentato il piano nel febbraio di quest’anno e siamo in attesa della valutazioni dell’Ardis, l’agenzia regionale».

In ballo ci sono 151 milioni di fondi statali già stanziati. «È stato già chiarito con Regione e Mise che non c’è il rischio di perderli». Per il resto, si procede con l’abbattimento delle opere incongrue, i ponti tappo sul canale. Quasi ultimati i lavori sul rio Gaddhuresu, dove il ponte è stato abbattuto e ricostruito, ora tocca a quello di Raica, sul rio Ua Niedda, dove nel 2013 morirono Francesco Mazzoccu con il figlioletto di tre anni Enrico.

«Sono state abbattute quasi tutte le opere di nostra competenza e in questo modo il rischio è stato molto ridotto, diventerà pari a zero quando sarà portato a termine tutto il piano». Quanto all’opposizione, Nizzi non rinuncia a togliersi il sassolino dalla scarpa: «Invece di parlare ora di rischio, avrebbero fatto meglio a lavorare quando dovevano lavorare nell’interesse della città e del territorio».

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