Cirac 33.000 litri di gasolio rimossi e stoccati in contenitori da 1000 litri; si sono concluse ben prima del previsto le operazioni di “defueling” dal relitto dell’Atina, affondato, in seguito a un incendio, ad agosto, e ancora adagiato sul fondo del Golfo di Olbia.

Le complesse attività condotte dal personale subacqueo di 2 ditte, costantemente monitorate dai mezzi nautici e da un team della Guardia Costiera che ha seguito sul posto tutte le fasi dei lavori, sono iniziate il 27 agosto e terminate oggi pomeriggio con il recupero, inoltre, di una modesta quantità di detriti venuti a galla e circoscritti all’interno delle panne di confinamento disposte, fin da subito, attorno al relitto.

Intanto va avanti il piano di rimozione, che, presumibilmente, proseguirà con l’estrazione delle grosse  batterie;  in ogni caso le  modalità esecutive da porre in atto, fa sapere la Direzione Marittima, verranno presentate nei prossimi giorni dalle società specializzate interessate all’intervento, valutate dall’armatore e successivamente sottoposte al vaglio tecnico della Guardia Costiera di Olbia.

© Riproduzione riservata