C’è una situazione che tutti i comandanti conoscono alla base del licenziamento del pilota di EasyJet che nei giorni scorsi ha visto rigettato il suo ricorso in Cassazione. I giudici della Suprema Corte, confermando il licenziamento, hanno stabilito che la compagnia area è nel giusto quando pretende che i suoi equipaggi applichino in modo rigoroso il manuale operativo aziendale per le manovre di atterraggio nell’aeroporto di Olbia. Chi non lo fa interrompe il rapporto fiduciario con il datore di lavoro.

Ma c’è un dato specifico che riguarda l’aeroporto Costa Smeralda e in particolare la pista 05. La compagnia EasyJet ha contestato (e la Cassazione le ha dato ragione) il mancato rispetto del manuale operativo riguardo una particolare manovra, imposta quando l’aereo arriva sul Costa Smeralda dalla direttrice del Limbara. Se il velivolo ha il vento in coda è prevista una riattaccata (interruzione della manovra di atterraggio) che evita i rischi. Invece di attuare la contromisura, primo ufficiale del volo e comandante hanno portato l’areo in una pericolosa condizione di instabilità e di eccessiva velocità, sino allo scalo olbiese, sbagliando anche le manovre successive. 

Il comandante olbiese Gigi Carbini, una lunga esperienza alla cloche, spiega: «Le compagnie sono molto attente, e con ragione, su questo punto, per le caratteristiche orografiche del territorio intorno all’aeroporto di Olbia. Va anche detto che i piloti vengono informati adeguatamente. Non conosco i dettagli di questo caso, ma in generale posso dire che con determinate condizioni meteorologiche, l’avvicinamento e l’atterraggio a Olbia richiedono una manovra specifica che garantisce la sicurezza del volo».

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