C’erano proprio tutti questa mattina a manifestare davanti all’Istituto comprensivo di San Teodoro contro la perdita dell’autonomia e l’accorpamento alla scuola di Budoni. C’erano i genitori con gli striscioni, i rappresentanti del Consiglio di Istituto, gli amministratori comunali e c’erano anche i bambini, entrati in classe un’ora dopo in segno di protesta.

La delibera sul dimensionamento scolastico per l’anno accademico 2024/2025, approvata dal Consiglio Regionale lo scorso 22 dicembre, comporta la perdita del Dirigente scolastico, del DSGA, (il Direttore dei servizi generali ed amministrativi) e di tutti servizi di segreteria in sede, che passerebbero sotto la gestione dell’Istituto comprensivo di Budoni.

Una possibilità che non piace alla prima cittadina, Rita Deretta, per tutti i disagi che l’accorpamento comporterebbe per le famiglie teodorine. «Non bisogna fare allarmismi – ha però specificato la sindaca a margine della manifestazione di questa mattina – il nostro plesso scolastico vivrà e i nostri ragazzi continueranno a frequentare qui. La perdita dell’autonomia tuttavia significa dover rinunciare ad un coordinamento interno all’istituto in una condizione di per sé già difficile per via della reggenza a cui siamo sottoposti; la mancanza in sede del DSGA e della segreteria rappresenterebbero un ulteriore disagio».

(Lecca)
(Lecca)

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Non tutto è perduto però per la scuola teodorina che può contare sull’approvazione da parte di Cagliari della proroga richiesta qualche tempo fa dall’Anci Sardegna. Una buona notizia che prevede lo stanziamento di fondi regionali a sostegno delle autonomie in attesa di una riforma generale della scuola sarda. Una sorta di ponte normativo che per un anno mette in salvo le scuole dei piccoli centri in vista di una nuova legge. «Va ridiscusso tutto l’insieme delle norme sull’istruzione – ha commentato ancora la sindaca Deretta – bisogna mettere mano alla legge scolastica ed evitare che si faccia l’errore che abbiamo visto fare nella sanità, ovvero quello di accorpare a discapito dei territori». L’amministrazione comunale di San Teodoro sta tentando il tutto e per tutto anche con l’assunzione di un legale che valuti la possibilità di impugnare la delibera regionale che sancisce l’accorpamento.     

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