Tre componenti della minoranza sono usciti dall’aula, una era assente e un’altra ha votato favorevolmente. Ed è stato così che a La Maddalena la maggioranza del sindaco Fabio Lai (assente solo l’assessore Gianvincenzo Belli, in trasferta in Lettonia per la fiera del turismo) ha approvato l’integrazione all’atto di indirizzo finalizzato all’adozione del Piano Regolatore Portuale (PRP). Zona portuale che in precedenza veniva considerata quella tra Cala Balbiano e Punta Chiara ma che ora viene estesa, iniziando da Nido d’Aquila fino ad arrivare al Porto Arsenale di Moneta, passando per il Lungomare Mirabello (ex Ospedale Militare).

Il punto di discussione, oltre a quello relativo alla mancanza del numero legale che non ha consentito lo svolgimento della Commissione competente (passaggio previsto dal regolamento comunale), è stato quello sulla collocazione del porto commerciale in particolare riferimento all’attracco dei traghetti di collegamento con Palau. Il vecchio progetto del Water Front, concepito ai tempi della prima Amministrazione Comiti, portato avanti durante il secondo mandato e successivamente nel quinquennio del sindaco Montella, prevede lo spostamento dell’attracco dei traghetti dal sito attuale a Piazza Comando-Punta Chiara.

L’Amministrazione Lai, ha affermato lo stesso sindaco, esclude la possibilità di una sua realizzazione a Padule (per motivi di viabilità) come a Moneta nel Porto Arsenale (da dedicare alla portualità turistica e cantieristica), ma vede invece la possibilità di una duplice ubicazione della portualità commerciale, quella di Piazza Comando-Punta Chiara appunto (già individuata nel progetto del Water Front) ma anche quella del rettilineo dell’ex Ospedale Militare, dove realizzare nuovi banchinamenti (guadagnando una cinquantina di metri sul mare), che potrebbero accogliere i traghetti in sosta notturna o in bunkeraggio, piccole e medie navi da crociera o anche, in futuro, lo stesso traffico dei traghetti.

È fissato per il prossimo 7 febbraio un incontro a Cagliari, sull’argomento, tra l’Amministrazione comunale e la Regione.

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