A La Maddalena si sta vivendo una situazione piuttosto critica: operatori e gestori delle strutture stagionali sono in difficoltà nel reperire aree per il ricovero delle strutture smontate, a causa della limitata disponibilità, ad oggi, di spazi urbanisticamente idonei a tale utilizzo.

La normativa regionale impone infatti che si provveda entro il 15 novembre, pena sanzioni o persino il sequestro delle attrezzature.

Il problema è stato portato questa mattina all’attenzione del Consiglio Comunale con una mozione presentata dalla consigliera Annalisa Gulino e sottoscritta dai colleghi dell’opposizione Francesco Vittiello, Giovanni Manconi, Stefano Cossu e Alberto Mureddu.

Dopo una lunga discussione e una sospensione dei lavori, che ha portato alla revisione del testo della mozione secondo le richieste della maggioranza, l’intero Consiglio Comunale ha votato all’unanimità il documento modificato, riconoscendo l’esistenza del problema e la difficoltà di reperire celermente aree idonee al ricovero temporaneo delle strutture stagionali smontate.

Il Consiglio ha quindi impegnato il sindaco e la giunta a farsi portavoce presso la Regione Sardegna e/o altri enti, al fine di verificare la disponibilità di aree o fabbricati da destinare, anche temporaneamente e in modo regolamentato, al ricovero e allo stoccaggio invernale delle strutture stagionali.

Va ricordato che l’adeguamento del PUC al PPR, ancora in itinere, ha individuato oltre un ettaro in zona D da destinare a questo utilizzo. Tuttavia, non essendo ancora entrato in vigore, resta applicabile il piano del 2023.

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