«I miei colleghi d'opposizione, contrari alle mie diverse posizioni politiche – e senza mai trovare un punto costruttivo d'incontro – mi chiedono di lasciare il Gruppo Progetto Isole». A dirlo, in Consiglio comunale questo pomeriggio, è stata la consigliera di minoranza, Manila Salvati.

«A questo punto - ha proseguito – nel rispetto della loro volontà esternata, annuncio ufficialmente che lascio il Gruppo Progetto Isole, ma continuerò la mia vita politica in seno a questo Consiglio comunale, nella più totale indipendenza».

La consigliera Salvati, alcune volte, in passato, aveva votato in maniera differente rispetto ai colleghi, Annalisa Gulino e Alberto Mureddu, ma quella più eclatante era stata la votazione per l'integrazione al Puc, avversata dai colleghi, per la quale, lei, mentre loro abbandonavano l'aula, era invece rimasta seduta al suo posto, garantendo il numero legale della seduta e votando favorevolmente. Ciò aveva aumentato la distanza dal gruppo all'interno della quale era stata eletta, del quale non condivideva più, evidentemente, la linea politica.

«Avrei preferito partecipare alla politica "del fare" - ha infatti affermato – e non a quella del "sempre contestare", in un percorso di sviluppo effettivo per la nostra città».

La Salvati tuttavia ha critica anche la maggioranza, quando ha parlato di «percorso di sviluppo effettivo per la nostra città che Purtroppo, ancora oggi, viaggia in una linea di decadimento inarrestabile».

Manila Salvati ha anche chiesto al sindaco, Fabio Lai, di avere «la possibilità di poter essere ricollocata nelle Commissioni di cui ho sempre fatto parte, in virtù delle regole consiliari di questo Comune».

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