Doppio appuntamento questa settimana all’Università della Terza Età con le opere e le architetture realizzate tra ‘800 e ‘900 dal Genio Militare nella piazzaforte di La Maddalena. Oggi si parla di “Genio Militare di La Maddalena e le opere destinate alla difesa del Nord Sardegna”; venerdì 24 marzo invece sarà approfondito il tema delle “Architetture militari: uno straordinario patrimonio storico-culturale a tutela di un contesto di notevole pregio ambientale”.

Relatrice delle due serate, quella di oggi e quella di venerdì prossimo, che si terranno sempre alle 17:30 nella Biblioteca del Circolo Ufficiali MM, sarà Assunta Maria Pastò, del Genio Militare di La Maddalena.

Dopo l’istituzione della piazzaforte militare il Governo italiano stanziò cifre notevoli per la realizzazione di numerose fortezze, sia nelle isole dell’arcipelago sia nella costa prospiciente, poste a difesa dell’estuario, ovvero a protezione della flotta che qui aveva una delle sue basi principali, con tanto di arsenale per manutenzioni e riparazioni, ordinarie e straordinarie. Tali fortificazioni furono realizzate in funzione principalmente antifrancese, per respingerne un eventuale attacco.

Le fortificazioni che vennero realizzate furono talvolta impattanti sull’ambiente circostante, modificandone per sempre il paesaggio, talaltra invece si integrarono con esso in una sorta di simbiosi. Quasi tutte dismesse dopo la Seconda Guerra Mondiale, queste fortezze fanno ormai parte del paesaggio “naturale” dell’arcipelago, che sarebbe oggi impensabile senza di esse, costituendone ormai una peculiarità. Anche perché, dal punto di vista architettonico, molte di esse rappresentano una rilevante ed apprezzabile testimonianza della capacità degli ingegneri del Regio Genio Militare che le progettarono.

Sarà interessante, nei due appuntamenti di questa settimana, ascoltare dalla voce della dottoressa Pastò, grande conoscitrice di questi argomenti, gli approfondimenti su questo patrimonio storico-culturale-ambientale, e su come tutelarlo.

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