Incidente nautico mortale a Porto Cervo: skipper condannato, assolto il comandante dello yacht di Berlusconi
Nella tragedia del 2022 perse la vita il manager Dean Krosbein. Due anni a Mario Lallone, nessuna responsabilità per Luigi CortesePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Una condanna e una assoluzione: è questa la decisione della Gup di Tempio, Marcella Pinna, nel processo per il tragico incidente nautico costato la vita al manager tedesco Dean Krosbein, avvenuto a Porto Cervo il 31 luglio 2022.
Responsabile dell’incidente è stato ritenuto lo skipper dello yacht Amore, di proprietà della vittima.
Si tratta di Mario Lallone, al quale sono stati inflitti 2 anni di reclusione. Assoluzione invece per Luigi Cortese, comandante dello yacht Sweet Dragon, coinvolto nel tragico naufragio.
Il comandante dell’imbarcazione, di proprietà di Silvio Berlusconi, difeso dal penalista Fabio Varone, è stato scagionato da tutte le contestazioni.
l due yacht entrarono in rotta di collisione nel tratto di mare di Li Nibani e Amore si schiantò sugli scogli. Per l'armatore non ci fu niente da fare.
L’avvocato Fabio Varone ha dichiarato: «Sono molto soddisfatto per la piena assoluzione del mio assistito da tutti i reati contestati, perché rende giustizia al comandante Cortese e alla sua condotta, che, fin dal primo momento, abbiamo ritenuto estranea al sinistro dell’Amore. Una condotta – aggiunge – del tutto rispettosa delle norme internazionali e locali sulla navigazione. Anche perché il comandante Cortese ha sofferto non poco per le prime notizie uscite sui media nazionali in merito a una sua presunta responsabilità. Debbo esprimere la mia personale gratitudine nei confronti del codifensore, professor Zampone, e dei consulenti tecnici di parte, che hanno fatto un lavoro eccezionale. Sono anche in debito di riconoscenza – conclude il legale - nei confronti di due persone che purtroppo non ci sono più: il collega avvocato Nicolò Ghedini, che aveva caldeggiato la mia nomina come difensore di fiducia, e il presidente Silvio Berlusconi, armatore dello Sweet Dragon 2, che, con una telefonata, aveva tenuto a manifestare personalmente la sua fiducia nei miei confronti».